Cyndi Lauper - Memphis Blues


Ricordate la ragazzina che nel 1982 dichiarava che "alle ragazze piace solo divertirsi"? Beh la ragazza è cresciuta, è diventata donna e... continua a divertirsi. Per la precisione continua a fare esattamente quello che le pare!
Dopo un periodo di "oscurità", ma solo in Italia, finalmente si è ricominciato a parlare di lei, complici anche la tappe Milanesi dei suoi ultimi tour.
Se nell'album precedente la signora Lauper ci invitava a scatenarci e a ballare in discoteca (un po' come Madonna con il suo Hard Candy), in questo disco esplora il blues Americano, quello vero, quello di Memphis.
Il disco è uscito a maggio del 2010 ma io sono riuscito ad averlo solo pochi giorni fa perchè, come mio solito, cercavo una stampa particolare e ne ho torvato una autografata!
Che dire, lo stile di Cyndi Lauper è sempre stato legato al blues (in ogni suo album è sempre stata presente una ballata ispirata a questo genere) e con questo album non fa che confermare questo amore/sodalizio, ovviamente si è avvalsa della collaborazione di validi musicisti e vocalist.
Le tracce sono le seguenti:
1 Just Your Fool
2 Shattered Dreams
3 Early in the Mornin' (Charlie Spand) (feat. Allen Toussaint & B.B. King)
4 Romance in the Dark (Lil Green)
5 How Blue Can You Get? (Jane Feather) (feat. Jonny Lang)
6 Down Don't Bother Me (feat. Charlie Musselwhite)
7 Don't Cry No More (Don Robey)
8 Rollin' and Tumblin' (Traditional)
9 Down So Low (Tracy Nelson)
10 Mother Earth (Memphis Slim) (feat. Allen Toussaint)
11 Crossroads (Robert Johnson) (feat. Jonny Lang)
12 Wild Women Don't Get the Blues
Più una traccia bonus presente nell'edizione per il mercato latinoamericano
I Don't Want to Cry (feat. Leo Gandelman) (Chuck Jackson)
Il disco è confezionato con un'elegante digipack slim, molto simile ad un vecchio LP gatefold (apribile), è corredato da un bel booklet dove si trovano tutti credits e delle belle foto della nostra "eroina del blues".
Inutile dire che in patria l'album ha avuto un grande successo a conferma che i mercato discografico è proprio una "roba strana", in Italia è passato quasi inosservato, si sa noi siamo impagnati con gli Amici degli Amici e con quelli che hanno il C-factor...
Io lo trovo un album gradevole e il cui ascolto scorre facilmente senza annoiare, ovviamente vi deve piacere il genere blues oppure vi deve piacere sperimentare, io l'ho fatto e penso di non aver sbagliato.


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